L’autismo
L’autismo, originariamente detto Sindrome di Kanner, è un disturbo che
interessa la funzione cerebrale. La persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione
dell’integrazione sociale e della comunicazione.
Attualmente risultano ancora sconosciute le cause.
Si manifesta in tenera età, mediamente prima dei tre anni e accompagna la persona per il resto della
vita, impedendole di elaborare correttamente le informazioni provenienti dall’esterno.
A causa della varietà di sintomatologie, di recente si è cominciato a parlare, piÙ
correttamente, di Disturbi dello Spettro Autistico, DSA o, in inglese, ASD: Autistic Spectrum Disorders.
I sintomi si manifestano sotto forma di ritiro autistico e si evidenziano in comportamenti notevolmente
anomali e non sempre comprensibili, che sfociano tipicamente in isolamento sociale, dovuto a gravi
alterazioni nelle aree funzionali:
Comunicazione (verbale e non verbale)
Una parte delle persone affette da autismo non acquisisce, o acquisisce limitatamente, capacità di
espressione verbale. Coloro che sono in grado di utilizzare il linguaggio si esprimono in molte occasioni
in modo bizzarro. Spesso ripetono parole, suoni o frasi sentite pronunciare (ecolalia). L’ecolalia
può essere immediata (ripetizione di parole o frasi subito dopo l’ascolto), oppure ecolalia
differita (ripetizione a distanza di tempo di frasi o parole sentite in precedenza).
Interazione sociale
Gli autistici mostrano un’apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli
altri, tendono all’isolamento e ad una apparente indifferenza emotiva agli stimoli o, al contrario,
ad una iper reattività. Hanno difficoltà a instaurare un contatto visivo diretto.
Comportamento
Si possono osservare posture e movimenti stereotipati come ad esempio torcersi o mordersi le mani,
sventolarle in aria, dondolarsi o compiere movimenti del capo, o altro ancora, detti appunto stereotipie.
Queste persone possono manifestare eccessivo interesse per oggetti o parti di essi, in particolare se
hanno forme tondeggianti o possono ruotare, come palle, trottole o eliche. Talvolta la persona affetta
da autismo tende ad astrarsi dalla realtà per isolarsi in una sorta di ”mondo virtuale”,
in cui si sente di vivere a tutti gli effetti (dialogando talora con personaggi inventati). Pur mantenendo
in molti casi la consapevolezza del proprio fantasticare, è con fatica e solo con delle sollecitazioni
esterne come suoni improvvisi o richiami di altre persone che riesce ad essere partecipe in una certa
misura.
Ordine
Si riscontra una marcata resistenza al cambiamento, che per alcuni può assumere le caratteristiche di
una vera e propria fobia. Questo può accadere se viene allontanato dal proprio ambiente (camera,
studio, giardino, ecc.), o se nell’ambiente in cui vive si cambia inavvertitamente la collocazione di
oggetti, del mobilio o comunque l’aspetto della stanza.
Lo stesso può verificarsi se si lasciano in disordine oggetti: la reazione spontanea della persona
autistica sarà quella di riportare immediatamente le cose al loro ordine o, se impossibilitato a
farlo, manifestare comunque inquietudine.