Autismo, la diagnosi precoce potrebbe fare la differenza
Domani la nona edizione della Giornata Mondiale della Consapevolezza
sulla patologia che colpisce quattro bambini su mille.
Il nostro Ministero della Salute ha stanziato due milioni di euro
per la ricerca nel campo di questi disturbi per il prossimo triennio
Nicla Panciera.
Da "La Stampa - Salute, 01/01/2016 - www.lastampa.it.
Autismo, la diagnosi precoce potrebbe fare la differenza
NICLA PANCIERA
Si celebra domani la nona edizione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, patologia che
colpisce quattro bambini su mille, i maschi dalle tre alle quattro volte in piÙ delle
femmine. Vi sono poi i disturbi dello spettro autistico (ASD), disturbi del neurosviluppo caratterizzati da un funzionamento mentale
atipico che perdura per tutta la vita, che nel mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,
interessano un bambino su 160.
I disturbi dello spettro autistico, alquanto eterogenei per gravità e tipologia, possono essere associati a un grado variabile
di disabilità intellettiva, compromissioni del linguaggio, difficoltà di coordinazione motoria e dell’attenzione,
disturbi del sonno e sintomi gastrointestinali.
UN ESERCITO DI RICERCATORI E DI CLINICI AL LAVORO
In Italia, dove di autismo si parla molto, la mobilitazione per la ricerca su questa malattia è imponente. Biologi, psicologi,
psichiatri, neuroscienziati, pediatri, pedagogisti sono riuniti in Italia in AIRA, Associazione italiana ricerca sull’autismo
nata esattamente un anno fa. Inoltre, il network italiano per il riconoscimento precoce dell’autismo, il NIDA, dell’Iss
ha appena ricevuto due milioni di euro, stanziati dal Ministero della Salute per finanziare nel prossimo triennio la ricerca la
diagnosi precoce e l’assistenza.
Nella Giornata nazionale per le persone con disabilità intellettive, celebratasi il 30 marzo,
il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che nei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) «sono inserite
anche le sindromi autistiche, con dei fondi finalizzati pari a 50 milioni di euro».
CHE COS’È L’AUTISMO
Cos’è l’autismo e cosa sono i disturbi dello spettro autistico? Con la pubblicazione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali DSM-5 nel 2013 tutti i disturbi autistici sono stati raggruppati in un unico spettro di condizioni; i numerosi cambiamenti introdotti rispetto alla versione precedente hanno fatto sÌ che oggi i criteri diagnostici si differenziano da quelli dell’International Classification of Diseases dell’Oms. Al variare della classificazione, infatti, cambiano i criteri e quindi le diagnosi. Ad esempio, con il passaggio di diagnosi da «disturbi cognitivi» a «disturbo dello spettro autistico», le diagnosi di autismo negli Usa sono cresciute di tre volte in 10 anni.
ALLA RICERCA DELLE CAUSE DELLA MALATTIA
Ad oggi, non è stata individuata con certezza la causa dei disturbi dello spettro autistico, ma
in un 10-15% dei casi è individuabile una causa genetica. Grazie alla ricerca, sono
state individuate centinaia di alterazioni geniche in grado di modificare il corretto funzionamento neurale e grandi aspettative
vengono oggi dagli studi sui modelli animali.
Parallelamente procede la ricerca di neuroimaging e di connettività, che si concentra sullo sviluppo cerebrale, alterato
negli autistici fin dal terzo trimestre di gravidanza. Infine, attraverso gli studi comportamentali si cerca di individuare (in
particolare si studiano i bambini a rischio come i fratelli e le sorelle di un autistico), i segnali precoci che possono aiutare
nell’identificare i bambini a rischio: si tratta di studi sul pianto, sul movimento spontaneo
del bambino e sulla risposta agli stimoli sociali nei primi due anni di vita. Infine, sempre più attenzione viene
rivolta al microbiota intestinale, i miliardi di batteri che servono al nostro organismo per i processi vitali, per scoprire il suo
legame con lo sviluppo neurocomportamentale.
OBIETTIVO: DIAGNOSI PRECOCE
Anche se la diagnosi è difficile e mai certa prima dei due o tre anni di vita, caratteristiche comportamentali atipiche sono individuabili precocemente nel bambino autistico. Generalmente, i genitori si accorgono immediatamente che qualcosa non funziona nella risposta del proprio bambino agli stimoli, ai richiami, in generale nella comunicazione e nella relazione con gli altri. L’individuazione dei soggetti a rischio permette un intervento precoce, fondamentale per massimizzare il margine di recupero, attraverso trattamenti di tipo comportamentale che possono garantire una buona funzionalità all’adulto autistico.
«NOSTRO FIGLIO È AUTISTICO»: UN LIBRO PER I GENITORI
Fresco di stampa, sarà in libreria da domani, un testo per genitori con un figlio con un disturbo dello spettro autistico. «Nostro figlio è autistico» (Edizioni Erickson), scritto dal professor Stefano Vicari, direttore della Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, risponde in modo preciso ed efficace alle mille domande che una madre o un padre generalmente si pongono, suggerendo anche i percorsi migliori di cura. Il libro termina con una lista di dieci falsi miti.
I dieci falsi miti sull’autismo:
- L’autismo in un bambino è determinato dallo scarso affetto dei genitori
- L’autismo è causato dall’accumulo di materiali pesanti, come il mercurio
- Con un intervento psicoanalitico si può curare il bambino autistico
- Ai bambini con autismo servono solo interventi medici
- L’autismo passa con la crescita
- Nessuna terapia è veramente utile: in pratica, non c’è nulla da fare
- L’autismo è un disturbo molto raro
- Un bambino autistico è, in realtà, un genio
- Se il bambino parla, non può essere autistico
- Per aiutare un bambino autistico basta l’amore